Rollandin: "novità introdotte senza consultarci". Chiesto un incontro urgente con la società
AOSTA. Nuvole nere si addensano su Tor des Géants. Non sono le stesse che hanno fermato in anticipo l'edizione 2015, provengono da Aosta e si annunciano foriere di problemi.
Alcune delle novità anticipate dalla società VdA Trailers non sono piaciute a Palazzo regionale e oggi, durante la settimanale conferenza stampa della giunta, il presidente della Regione ha tenuto a precisarlo parlando di «assurde fughe in avanti».
«Vogliamo dire in modo chiaro - ha dichiarato Rollandin - che tale organizzazione non è stata oggetto di accordi preventivi con l'Amministrazione». In particolare «la data di svolgimento della gara, le quote di preiscrizione, di iscrizione e soprattutto i 20 pettorali solidali da 2.000 euro sono stati proposti dalla società senza nessuna consultazione. Non ci riconosciamo in queste scelte».
A far storcere il naso all'Amministrazione regionale è proprio il mancato coinvolgimento nella scelta di introdurre novità tanto importanti. «L'Amministrazione regionale - ha aggiunto Rollandin -, essendo stata promotrice e co-ideatrice del Tor des Géants, ha chiesto un incontro urgente con i responsabili della società per approfondire una serie di argomenti che sono di interesse regionale e che hanno delle ricadute sull'immagine della Valle d'Aosta, ad esempio il regolamento, il piano della sicurezza, i percorsi alternativi, il progetto della comunicazione e della promozione eventualmente da definire con gli sponsor più importanti». Tradotto: è la Regione a farsi carico della manutenzione dei sentieri su cui si svolge il Tor, è la Regione a fornire i volontari e gli addetti alla sicurezza, è la Regione che promuove l'evento ed è ancora la Regione che porta (o toglie) gli sponsor di conseguenza è con la Regione che VdA Trailers si deve confrontare prima di introdurre delle novità.
«Vogliamo che il Tor si faccia nel mondo più consono, non si può svilire una manifestazione come questa» ha dichiarato ancora Rollandin. «Qualora non ci siano le condizioni minime richieste - ha avverito - l'Amministrazione regionale si riserva di non aderire al progetto proposto dalla società e procedere con le soluzioni più opportune».
Elena Giovinazzo