Usl, «si è fermata la riduzione dei medici in Valle d'Aosta»

Nel 2023 il trend negativo rallenta e per qualche specialità c'è una inversione di rotta

Carlo Marzi e Massimo Uberti (archivio)I dati relativi al 2023 sul personale medico e sanitario mostrano «segnali incoraggianti». Così l'Usl Valle d'Aosta riassume la situazione dell'organico della sanità pubblica valdostana che, lo scorso anno, ha visto ridursi il numero di medici con un andamento meno negativo rispetto al passato e, per alcune professioni, ha registrato una (timida) inversione di tendenza. 

La situazione è fotografata dal Piao, il Piano integrato di attività e organizzazione dall'Usl per il triennio che si concluderà nel 2026. Il documento segnala una leggera crescita per la dirigenza medica (5 medici in più rispetto al 2022), un aumento delle professioni veterinarie, psicologiche e biologiche in controtendenza con gli anni passati (i dirigenti sanitari risultano 362 rispetto al 351 del 2022 e al 350 del 2020) e un aumento delle stabilizzazioni.

Massimo Uberti, direttore generale dell'Usl, precisa: «Ovviamente non si tratta di un risultato sufficiente a colmare le lacune, ma sicuramente indicativo dell'efficacia delle azioni che stiamo portando avanti con l'impegno di tutta l'azienda» in un contesto di carenza di professionisti che coinvolge l'intero sistema sanitario nazionale.

Per rimpolpare l'organico l'Usl valdostana ha avviato un alto numero di concorsi. Lo scorso anno ne sono stati espletati 25 (altri 9 sono attualmente in corso) con un totale di 119 iscritti, di cui 52 risultati idonei, e due procedure annullate per rinuncia dei candidati. Al netto dei concorsi in fase di espletamento, sono stati assunti 23 professionisti a tempo indeterminato, 1 a tempo determinato e 3 specializzandi. La graduatoria di specializzandi che l'Usl potrebbe assumere è salita a 24 medici.

«L'elevato numero di partecipanti ai numerosi concorsi - dice l'assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi - conferma la bontà della strada intrapresa insieme all’Ausl per attrarre nuovo personale sanitario. Gli sforzi sono volti a promuovere in positivo la giusta immagine della nostra sanità e le opportunità di carriera che può offrire il nostro territorio, anche consolidando le collaborazioni con le Università».

Rimane la problematica degli Operatori socio sanitari. «I numeri sono ancora negativi, ma al concorso abbiamo finalmente 275 candidati ammessi alla prove concorsuali che si concluderanno indicativamente alla metà di marzo. Nelle prossime settimane avremo la graduatoria per invertire la rotta».

 


C.R.

 

 

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