Escursioni in montagna per contrastare il deterioramento cognitivo

Il progetto MontagnaTerapia dell'Usl coinvolge la Geriatria, educatori professionali e guide escursionistiche. La fase sperimentale sta per giungere a conclusione

 

Montagna

La montagna come ambiente di riabilitazione per persone che affrontano il deterioramento neuro-cognitivo: si basa su questo presupposto il progetto che il reparto di Geriatria dell'ospedale Beauregard di Aosta sta sperimentando a beneficio dei propri pazienti. Il progetto prende il nome di MontagnaTerapia e, grazie al sostegno del Fondo per l'Alzheimer e le demenze del ministero della Salute, ha portato a organizzare attività motorie sul territorio con pazienti nella fase iniziale della demenza utilizzando la montagna e la natura come stimolo per le abilità cognitive, motorie e relazionali.

La MontagnaTerapia ha coinvolto una ventina di pazienti seguiti da educatori professionali e guide escursionistiche sulla base di un percorso personalizzato di riabilitazione. A ottobre la fase sperimentale arriverà a conclusione.

«Ho sempre desiderato che la mia grande passione per la montagna diventasse anche qualcosa di utile, e da medico, attraverso questo progetto, ho potuto vederlo con i nostri pazienti – afferma Franz De La Pierre, Responsabile di Geriatria all’ospedale di Aosta -. Per queste persone affrontare sempre nuovi percorsi di passeggiata, consultare il bollettino meteo, adattarsi ai cambiamenti necessari è di fatto un ottimo esercizio che stimola l'aspetto cognitivo, rende più consapevoli e rallenta il declino. Passo dopo passo sui sentieri che non sono mai sempre uguali, tra gli alberi e gli orizzonti che cambiano, tra profumi dei pascoli e vento, anche le percezioni sensoriali si moltiplicano e "attivano" i sensi, porta di ogni esperienza».

 

 

E.G.

 

 

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