Esami sanitari in farmacia: sperimentazione fino al 2026

L'assessore Marzi: «farmacie come vere e proprie "sentinelle" per la salute pubblica»

FarmaciaEffettuare esami in farmacia ricorrendo alla telemedicina senza doversi recare nelle strutture sanitarie: lo prevede uno schema di accordo approvato oggi dalla Giunta regionale della Valle d'Aosta che coinvolge l'Azienda Usl e le associazioni Federfarma e Assofarm.

Lo schema di accordo consente in particolare di avviare un progetto sperimentale che darà la possibilità ai cittadini di sottoporsi ad esami sanitari recandosi in farmacia attraverso la telemedicina. Elettrocardiogrammi, holter cardiaci e pressori, monitoraggi delle apnee notturne e autospirometrie sono gli esami resi disponibili. Alcune farmacie già offrono questo genere di servizi in regime privatistico e l'accordo prevede la possibilità di effettuare l'esame pagando solo il ticket, quando previsto, grazie al finanziamento di 100.000 euro provenienti dal FOSMIT, il Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane.

Gli esami prescritti dal medico potranno essere prenotati tramite Cup e svolti dal farmacista. L'interpretazione e la refertazione saranno affidate a un medico che invierà alla farmacia il referto. La persona che ha effettuato l'esame potrà ricevere i risultati in tempo reale tramite stampa o, previo consenso, per via telematica.

L'assessore alla Sanità Carlo Marzi presenta la novità come «un importante passo verso il potenziamento del nostro Servizio sanitario regionale. Siamo tra le prime regioni d'Italia che approvano un progetto di erogazione di prestazioni sanitarie nelle farmacie con refertazione da parte di un ente accreditato, in modo da rispettare le normative vigenti in materia di refertazione e autorizzazioni, che ne garantiscono la conformità e l’affidabilità. Stanno formalizzando percorsi simili il Veneto e l’Emilia-Romagna».

«L’iniziativa rientra nel Progetto Farmacia dei Servizi, già attivo in Valle d'Aosta, con l'obiettivo principale di rafforzare il ruolo delle farmacie come punti di riferimento, vere e proprie "sentinelle" per la salute pubblica», spiega ancora l'assessore.

Per Matteo Fratini, presidente Assofarm VdA, «questa azione sinergica dimostra ulteriormente la capacità di fare sintesi sul territorio in un partenariato pubblico privato con al centro l’intera comunità valdostana».

Alessandro Detragiache, presidente Federfarma VdA, evidenzia come «le farmacie dei servizi rappresenteranno nei prossimi anni sempre di più un presidio sanitario di prossimità indispensabile per le nostre comunità».

Come detto, si tratta di una sperimentazione. Al termine del periodo di valutazione, fissato al 31 dicembre 2026, sarà deciso se confermare o meno il servizio.

 


Clara Rossi

 

 

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